SPONDILITE ANCHILOSANTE
Che cos’è
La spondilite anchilosante è una malattia infiammatoria cronica che colpisce le articolazioni della colonna con progressiva perdita della mobilità del rachide.
Chi colpisce
Colpisce più frequentemente il sesso maschile. I primi segni e sintomi, generalmente, si manifestano tra i 20 e i 40 anni.
Come si manifesta
Dolore e limitazione funzionale della colonna, ad insorgenza notturna, con rigidità al risveglio superiore a 60 minuti.
Nel corso degli anni la evoluzione, in assenza di trattamento, conduce ad una progressiva perdita di mobilità della colonna. Possono essere coinvolte anche articolazioni non assiali come: ginocchia, polsi, caviglie, anche, ecc….
Quali sono i fattori di rischio
Il più importante fattore predisponente è la presenza dell’HLA-B27. Altri fattori di rischio sono: il sesso maschile, la età giovanile (inferiore a 40 anni) la psoriasi, le malattie infiammatorie croniche dell’intestino.
Come si effettua la diagnosi
La diagnosi si basa sulla sintomatologia, dominata da dolore a livello lombare/gluteo, di tipo infiammatorio (ad esordio durante la seconda parte della notte, con rigidità al risveglio, che si allevio con il movimento).
Talvolta la sintomatologia esordisce con dolore in regione glutea con irradiazione alla radice degli arti inferiori con una pseudo-sciatalgia “mozza” basculante.
Dagli esami di laboratorio si riscontra frequentemente un aumento, talvolta anche lieve, della PCR a le positività dell’HLA-B27.
Tra le indagini strumentali le radiografie tradizionali mettono in evidenza lesioni in stadio avanzato della colonna e delle sacroiliache, mentre nelle fasi precoci si deve ricorrere alla RM.
Qual è la terapia
Gli antiinfiammatori non steroidei sono i farmaci di prima scelta. Nei non “responder” l’alternativa sono i biologici (anti-TNF o anti-IL-17).